Sentenza Cassazione “recupero anno 2013”

Consideraziioni sulla Sentenza di Cassazione sul “recupero anno 2013”

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Personale scolastico

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Care e cari,

come promesso ecco l’aggiornamento tanto atteso rispetto alla possibilità di avviare la vertenza per il riconoscimento dell’anno 2013 ai fini dell’anzianità di servizio. Come sempre, sentiamo il dovere di essere trasparenti e di fornirvi tempestivamente tutti gli aggiornamenti relativi ai vostri diritti.

Purtroppo dobbiamo comunicarvi che la recente sentenza della Corte di Cassazione n. 13618 del 21 maggio 2025 ha precluso, almeno per il momento, questa possibilità. La Suprema Corte ha infatti stabilito che l’anno 2013 può essere riconosciuto esclusivamente ai fini dell’anzianità giuridica (ad esempio per la mobilità, la partecipazione a concorsi o la dichiarazione di soprannumerarietà nelle graduatorie), ma senza alcun effetto economico.

In concreto, ciò significa che il 2013, pur essendo computato nell’anzianità complessiva, non dà diritto a recuperi economici o ad aumenti stipendiali.

La motivazione della Corte si fonda sulla necessità di contenere la spesa; I giudici hanno inoltre preso le distanze da precedenti interpretazioni più favorevoli ai lavoratori.

Alla luce di questa pronuncia, la FLC CGIL ritiene che non sussistano ad oggi le condizioni per promuovere nuove azioni legali sul tema: i Tribunali si uniformeranno certamente a questo orientamento e le possibilità di ottenere un esito differente sono, purtroppo, scarse.

Tuttavia per noi è importante che in questi mesi di attesa delle sentenza, non abbiamo fatto intraprende a nessuno di voi percorsi legali che avrebbero impegnato la vostre risorse, foss’anche solo di tempo. Purtroppo abbiamo visto altre sigle sindacali cavalcare con assoluta certezza questa vertenza proprio durante la compagna elettorale, a nostro parere strumentalmente, facendo molte promesse, a volte chiedendo anche esborsi economici, o depositando ricorsi pur in presenza delle sentenze negative che hanno poi portato alla definizione, in Cassazione, della questione. Come sapete noi seguiamo altri metodi, preferiamo la trasparenza e la chiarezza. Vi abbiamo sempre comunicato che era, per il momento, misura sufficiente (a costi pressoché nulli) inviare solo la raccomandata per determinare l’interruzione della prescrizione, in attesa di certezza giurisprudenziali. Oggi possiamo dire di aver dato consigli corretti a chi ha scelto di seguirci.

Comprendiamo la vostra delusione e condividiamo il vostro disappunto. Vi assicuriamo però che continueremo a monitorare con attenzione ogni sviluppo normativo e giurisprudenziale. Qualora dovessero emergere novità o eventuali margini di azione, sarete tempestivamente informati e, come sempre, pronti a tutelare i vostri diritti.

Un caro saluto.

FLC – CGIL Milano

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