Oltre la scuola: in barca a vela con Sofia

a scuola...con la vela

Avatar utente

Personale scolastico

0

La scuola è importante per la crescita dei ragazzi, ma non è e non deve essere il centro assoluto del loro mondo. Ogni ragazzo ha le proprie passioni e le proprie preferenze e qualsiasi passione è utile alla crescita equilibrata. È la noia che crea problemi, che fa compiere sciocchezze, mai le attività che rendono una persona, anche giovane, consapevole del proprio ruolo e delle proprie capacità.   

Per questo motivo vogliamo presentare non solo le attività svolte a scuola, ma anche le attività extrascolastiche che appassionano i nostri ragazzi.   

Cominciamo quindi da Sofia, alunna del plesso Pertini, appassionata regatante sugli Optimist, le barche dedicate appunto ai ragazzi.   

La barca a vela è uno sport spesso individuale che obbliga l’atleta ad assumersi le responsabilità del proprio operato, ad accettare una situazione (come il vento non ideale, troppo forte o troppo debole per il proprio modo di andare) ma anche a saper aspettare, come dichiarò anche Ruggero Tita, olimpionico a Parigi e Tokio sui Nacra 17, un tipo di barca a vela.   

E Sofia, dall’alto dei suoi 11 anni, così descrive la vela per lei.  

“La vela per me è tutto. Non solo è un passatempo, è il mio sogno più grande e la mia più grande ambizione. Anche uno sfogo dove posso mettere in gioco me e il mio valore. È importante per me, la vela mi appassiona e sono contenta di praticare questo sport perché mi fa sentire libera da tutto quello che mi circonda. Mi appassiona e mi fa capire di essere a casa. In una casa infinita.” 

Skip to content