A teatro con la scuola: La corsia vuota
Giovedì 25 settembre, grazie all’invito del centro Asteria, tutte le nostre classi terze della secondaria “Pertini” sono andate a vedere lo spettacolo teatrale “La corsia vuota”, che racconta la storia di Samia Yusuf Omar, un’atleta somala che nel 2008 ha partecipato alle Olimpiadi di Pechino; non è riuscita a partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2012 perché nell’aprile di quello stesso anno, mentre cercava di raggiungere l’Italia su una “carretta del mare”, è morta in un naufragio nel Mediterraneo.
Per i nostri alunni è stata un’occasione per scoprire la storia di un’atleta che ha cercato di riscattarsi da una vita in un paese povero e violento attraverso lo sport. Samia è diventata simbolo, nonostante la sua partecipazione alle Olimpiadi l’avesse vista tagliare il traguardo per ultima, ma subito dopo è stata nuovamente dimenticata e abbandonata all’oblio.
Per le classi questa giornata ha significato anche un’occasione per andare a teatro, dove non esiste la possibilità di fermare lo spettacolo perché si vuole bere, dove se si chiacchiera anche l’attrice se ne accorge… e i ragazzi sentono la differenza tra uno spettacolo registrato e visto al cinema o sul telefonino e quello che viene recitato davanti ai loro occhi.
Lo ha confermato il silenzio partecipe che ha accompagnato la rappresentazione.
Il commento dei ragazzi
“Mi è piaciuto molto e mi ha fatto riflettere, perché è successo davvero. Anche l’esperienza a teatro è stata emozionante”
“Il fatto che l’attrice interpretasse tutti i personaggi mi ha colpito, era bravissima!”
“Molto bello, l’attrice ti faceva entrare nella storia”
“La storia era di forte impatto, ma recitata così mi è piaciuta, anche se era triste”
“Emozionante, triste e divertente: mi è piaciuto”
“Era la mia prima volta a teatro e alcune parti erano molto veloci, ho fatto un po’ fatica a seguire tutti gli avvenimenti, era un po’ complicato per me”
“È stato molto bello e mi sono emozionata; mi ha interessato e commosso la storia, l’attrice era così brava quando aveva paura che a volte volevo salire sul palco per consolarla”
“Mi è piaciuto che ci fosse il televisore a spiegare la storia, perchè a volte perdevo la sequenza del tempo”
“Io non parlo l’italiano, ho fatto fatica a capire tutto, ma un po’ l’ho capita e mi ha resa triste”
https://www.centroasteria.it/wp-content/uploads/2025/07/Dossier-La-corsia-vuota-Meredith-.pdf
0